Arriva sorridente in braccio prima alla mamma e poi al papà nonostante i segni sul corpo indelebili delle sofferenze, il piccolo sorride e saluta. Munzir e Mustafa protagonisti della fotografia Hardship of Life che ha fatto il giro del mondo sono diventati il simbolo del dramma siriano. Eccoli in Italia adesso sbarcati all'aeroporto di Fiumicino assieme alla mamma e alle altre due figlie. Padre e figlio inizieranno adesso una nuova vita a Siena e saranno curati al Centro Protesi di Budrio a Bologna. La notizia è arrivata dal Siena International Photo Awards che premiò lo scatto di Mehmet Aslan, il fotografo turco vincitore del festival da dove fu inoltre lanciata anche una raccolta fondi per aiutare le vittime del conflitto in Siria, nello scatto il tenero gioco fra i due. Mustafa ha quasi 6 anni ed è nato senza braccia e senza gambe perché probabilmente la mamma respirò gas nervino durante un attacco chimico in Siria. Il padre 35enne si appoggia su una stampella perché è rimasto vittima di un bombardamento. Solleva il figlio al cielo mentre il piccolo ride. Un futuro migliore si profila per loro all'orizzonte, per tutta la famiglia inizierà una nuova vita lontana dalle bombe, dalla disperazione e dal dolore.