La Procura di Roma ha già aperto un fascicolo sul rincari, compresi i prezzi del carburante, per individuare eventuali speculazioni. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. A piazzale Clodio e in altre 103 Procure in tutta Italia, poi, è stato presentato un esposto del Codacons in cui si chiede di indagare sui prezzi di benzina e gasolio, allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini. L'ipotesi dell' Associazione dei consumatori, che stima un aggravio di 366 euro l'anno per le famiglie è che le imprese petrolifere abbiano fatto cartello. Di questo aspetto si occuperà anche l'Antitrust. Lo stop del taglio delle Accise, che ha comportato un aumento di 18,3 centesimi del prezzo del carburante, allarma i consumatori. Il Governo ha deciso di monitorare quanto avviene alle stazioni di servizio per evitare fenomeni speculativi. Il Ministro delle imprese e made in Italy, Adolfo Urso, parla di una duplice azione: da un lato la richiesta partita dal Ministero dell'Economia alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione dall'altro Urso ha chiesto a Mister Prezzi, organismo ministeriale deputato a vigilare sulle tariffe, una verifica costante, realizzare un modello di controllo più efficiente ed evidenziare subito ogni anomalia e ogni tentativo di speculazione. La prossima settimana le Associazioni dei consumatori saranno convocate al Ministero per un confronto sugli strumenti più idonei. Bisogna scongiurare gli effetti a cascata del caro carburante su ogni aspetto produttivo, come sottolinea Coldiretti che ricorda che gli aumenti avranno un effetto valanga sui costi delle imprese e quindi anche sulla spesa dei consumatori.