Una bolletta per l'energia cresciuta del 300% in un anno, dai 14mila euro da pagare per il mese di luglio del 2021 ai quasi 48 mila per lo stesso mese di quest'anno, addirittura con consumi inferiori. Questa azienda palermitana in attività dal 1903 che si occupa di realizzare contenitori in alluminio per prodotti alimentari e che dà lavoro ad una settantina di dipendenti cerca di far fronte al caro energia, senza gravare sui clienti. I prezzi sono aumentati a dismisura, non solo quelli dell'energia ma anche quelli delle materie prime, ma per far fronte alle spese invece di aumentare i prezzi e rischiare di perdere i clienti si preferisce limitare i ricavi mantenendo però la produzione ai livelli standard, certo, fino a quando le spese si potranno affrontare. "La situazione è estremamente complicata, perché chiaramente questo incremento di costi dell'energia ci sta provocando uno sconquasso da un punto di vista contabile, spesso siamo costretti a assorbire noi determinati costi per non mettere eccessivamente in crisi i nostri clienti che chiaramente cercano anche loro di contrastare questo fenomeno per la loro azienda e cercano di ottenere i prodotti che hanno acquistato nel passato a un prezzo più competitivo possibile. Stiamo verificando che cosa possiamo fare per ridurre il più possibile i consumi delle macchine che abbiamo con degli accorgimenti tecnici che ci permettono di farlo, stiamo valutando anche la possibilità di mettere su un impianto fotovoltaico." 100 milioni di scatolette di tonno prodotte in un anno, numeri da record che rischiano però di calare se non si interviene sul caro energia.