Le ambulanze arrivano con ritmo regolare al Pronto Soccorso dell'Ospedale Cervello di Palermo, in prima linea nella battaglia contro l'emergenza Covid nel capoluogo siciliano. I casi crescono in maniera esponenziale e, per cercare di togliere pressione al Pronto Soccorso, davanti all'ingresso è stato allestito un centro medico avanzato per valutare lo stato di salute dei pazienti e decidere se ricoverarli o rimandarli a casa per le cure domiciliari. I reparti Covid sono quasi alla capienza massima, le terapie intensive, per fortuna, non ancora. Ad essere ospedalizzati soprattutto i non vaccinati. "La maggior parte dei pazienti gravi, gravissimi, sono assolutamente non vaccinati. Ed è quello che, chiaramente, fa più pressione sul sistema. Perché gli altri, tutto sommato, abbiamo imparato anche a gestirli in situazioni non ospedaliere, per cui dimettiamo moltissimi pazienti, ormai conosciamo un po' di più la malattia". I numeri dei contagi in Sicilia sono raddoppiati da un giorno all'altro ed il picco, secondo gli esperti, non è ancora arrivato. I dati, dunque, sono destinati a crescere ancora, ma crescono per fortuna anche i numeri delle vaccinazioni. A Palermo nella giornata dell'Epifania sono stati più di 1.000 i bambini che hanno avuto la prima dose e oltre 2.000 adulti per il booster. "Sì, abbiamo vaccinato 1.015 bambini, abbiamo fatto 1.015 vaccinazioni pediatriche, tanto è vero che abbiamo dovuto sospendere l'open day perché è stato un afflusso straordinario, quindi lo facciamo adesso solo su prenotazione. Manterremo valori alti di prenotazione, ma lo manterremo in modo più ordinato per evitare che ci possano essere affollamenti. In considerazione del fatto che nell'hub degli adulti ieri ne abbiamo fatti quasi oltre 2.000, significa essere tornati ai valori di 3.200, 3.300 vaccini al giorno".