Una corsa in solitaria di oltre 200 chilometri nel sud ovest della Groenlandia, la regione della più grande isola del nostro pianeta, dove sono più evidenti gli effetti dei cambiamenti climatici. A farsi diretto promotore dal 3 al 6 giugno di quest'impresa estrema è il torinese Oliviero Alotto, responsabile di Slow Food a Torino, da sempre impegnato nella sensibilizzazione verso la salvaguardia dell'ambiente e appassionato di corsa come elemento di unione tra i popoli e di riscoperta della natura. "Race against time" è il nome dell'exploit che vuole sottolineare quanto ormai il tempo scarseggi. Recenti studi confermano che dal 2003 al 2013 la quantità di ghiaccio che scompare in Groenlandia ogni anno è quadruplicata e la crescita è molto più veloce del previsto. Persino in Italia oggi rimane solo un terzo dei ghiacciai rispetto a due secoli fa. L'impresa di Alotto toccherà gli spazi lasciati liberi dai ghiacciai in Groenlandia, per unirli idealmente con un luogo che, senza responsabilità, oggi paga molto più di altri gli effetti dei cambiamenti climatici: il continente africano. Ogni chilometro di corsa sarà trasformato in un gesto concreto per il pianeta, la creazione di un orto in Uganda, uno dei luoghi del continente dove la sopravvivenza dipende da un'agricoltura di sussistenza. Un modo per sensibilizzare sulla necessità di fare ognuno la propria parte, a partire dai piccoli gesti di tutti i giorni.