Noi siamo dei camerieri, però a causa di questa pandemia, dove il nostro settore è stato molto colpito. Siamo, c'hanno convertito dall'agriturismo all'agricoltura. Adesso ci occupiamo della raccolta della legna, della potatura degli altri insomma. A tenuta Monacelli, esempio d’eccellenza dell'agriturismo pugliese. Ora è l'agricoltura, seppur fortemente debilitata dalla Xylella a venire in soccorso del turismo. Il turismo ci aiutava molto perché il nostro fatturato del turismo era diventato superiore all'agricoltura. Oggi ci troviamo, per assurdo, che quel pò che si fa in agricoltura dovrà servire per cercare di mantenere un profilo occupazionale, in questo momento veramente drammatico. Le prospettive, almeno nel breve e medio termine sono scoraggianti. Noi abbiamo un turismo straniero al 95% per cui le prenotazioni avvengono da Gennaio a Marzo e ad aprile apriamo fino ad ottobre. Sono già state cancellate tutte le prenotazioni di fine marzo, aprile, maggio e giugno. Luglio ancora un Po’ regge, ma i tour operator ci hanno già detto che ci saranno poche possibilità di confermare quelle prenotazioni. Ma se la famiglia Piccini può permettersi di proiettarsi al 2021, sono tantissime le aziende in questo settore, che rischiano di non rialzarsi. Gli agriturismi pagheranno un prezzo molto, molto importante, anche perché da noi riuscire a garantire il distanziamento proprio tra persone è qualcosa di molto complicato, quindi ci sarà uno sforzo da parte di tutti, che porterà sicuramente a dimezzare la clientela. Questo per forza. A fare una selezione a monte di tutta la clientela per garantire, appunto, ed evitare che ci siano dei contagi e soprattutto di ritornare in una fase di blocco totale, che non possiamo assolutamente permetterci in questo momento.