Si chiama CDA, Centro Disturbi Alimentari, è a nord-est di Milano, nelle palazzine dell'Ottocento di Ville Turro, da sempre luogo di cura per la salute mentale. Qui sono 19 i posti letto per i dca in una fase di riabilitazione psichiatrica ospedaliera. Adolescenti dai 16 anni, il ricovero dura in media tra le tre e le quattro settimane. "Qui arrivano persone che o sono segnalate dai pediatri, dalla scuola talvolta, dai medici di base, oppure dai loro stessi genitori". 300 nuovi ricoveri l'anno negli ultimi 24 mesi i pazienti seguiti qui ogni anno sono oltre 5.000. "Avere dei centri che si occupano della malattia a tutto tondo favorisce la cura e la guarigione. Anche perché sono tutte persone che esordiscono molto precocemente nella vita e quindi prima lei instaura una cura adeguata meglio è. La dimensione multidisciplinare dei centri specialistici sicuramente favorisce questo". Qui ci sono psichiatri, psicologi, nutrizionisti, educatori ed infermieri. Ci sono i gruppi educativi e quelli familiari. I pasti sono comuni: colazione, pranzo, merenda e cena assistiti. Il vassoio è parte integrante della cura, non si tratta solo di nutrimento ma è un lavoro che ogni giorno viene fatto sulle origini profonde della malattia. Una volta dimessi, la maggior parte dei pazienti entra nel day hospital, che è un macro ambulatorio complesso. "Esistono due tipi di Mac, ovvero Macro Ambulatorio Complesso: il primo ad alta intensità, il secondo a bassa intensità. Dipende dalla fase di terapia di una paziente, quindi noi cerchiamo di personalizzare il più possibile il trattamento proponendo alle nostre pazienti un programma riabilitativo ad hoc. Quindi, abbiamo la nostra cucina dove le pazienti vivono ed esprimono la sensorialità legata alla cucina, allo stare insieme, al cucinare e a nutrirsi attraverso i sensi. Poi abbiamo gruppi diversificati che offrono una risposta in base al sintomo portato dalla paziente".