Carciofi, broccoli, asparagi, i campi del foggiano, iniziano a produrre i loro frutti. Ma c'è il rischio che rimangano sulle piante. C'è carenza di manodopera perché molti stagionali che durante il periodo invernale ritornano nelle proprie Nazioni adesso sono bloccati alle frontiere e non possono tornare. Voi considerate che la manodopera serve sia in campo per la raccolta, e poi nei vari magazzini per la lavorazione, e il confezionamento. Sono circa 40 mila gli stagionali utilizzati ogni anno dalle 7000 aziende del Tavoliere, per metà stranieri che quest'anno non arriveranno probabilmente nemmeno per la raccolta del pomodoro, ma con il Coronavirus, raggiungere i campi diventa difficile anche per gli italiani. Ancora non abbiamo capito se c'è la possibilità di muoversi insieme, se c'è la possibilità di stare nella stessa macchina, se c'è la possibilità di utilizzare i pullman, sia quelli pubblici che sono ridotte le corse sia i pulmini privati che non si sa ancora se riusciamo a tenere una, due, tre o quattro persone all'interno dello stesso pullman. Molti imprenditori invocano i voucher. L'utilizzo del voucher andrebbe a velocizzare molto facilmente la nostra problematica per quanto riguarda l'assunzione in quanto abbiamo necessità di manodopera che può variare da un giorno all'altro. Ma c'è anche chi vede la soluzione molto più vicina. Nei ghetti la situazione è molto paradossale, perché le persone ci sono, sono già qui. Sono persone che hanno lavorato, sanno lavorare, vogliono lavorare. Il problema è che hanno problemi legislativi, non riescono ad avere documenti perché non hanno la residenza. I ghetti, quindi, restano terra di nessuno. Col rischio concreto che possano diventare nuove emergenze sanitarie.