Siamo al secondo piano di Palazzo Reale, nel complesso dei Musei Reali di Torino e queste che vedete sono le sontuose sale del secondo piano, che ospitano gli appartamenti dei Principi di Piemonte, restaurati nel 2007 e di solito chiusi al pubblico. Si tratta di un'apertura straordinaria in occasione della 33esima edizione delle Giornate di Primavera del Fai: "Le sale di questo piano conservano ambienti ad uso maschile e femminile, abitati negli anni '20 e '30 del '900 da una coppia eccezionale: il Principe Umberto, futuro Umberto II, e Maria José del Belgio, colmi di capolavori artistici. E se dovessimo scegliere le punte d'eccellenza, indubbiamente i grandi capolavori di ebanisteria di Pietro Piffetti, un ebanista torinese straordinario. E poi c'è la sala da ballo che proprio conserva ancora 4 magnifici arazzi tessuti della manifattura francese di Gobelins sulla storia divertente del Don Chisciotte". Il Fondo Ambientale Italiano, che compie 50 anni, ha organizzato le oramai tradizionali "Giornate di Primavera" in questo fine settimana, con aperture straordinarie di 750 luoghi in 400 città italiane, per valorizzare l'enorme patrimonio artistico del nostro Paese. "Le giornate FAI sono una grande festa di piazza, un'apertura di luoghi straordinari, solitamente non aperti al pubblico, di difficile fruizione che il FAI apre nelle Giornate di primavera per far conoscere la sua missione. La sua missione è quella di conservare, di narrare e di rendere fruibili i luoghi dimenticati". Le visite sono rese possibili grazie all'aiuto di 16mila volontari del FAI, per lo più studenti delle scuole superiori che svolgono il ruolo di apprendisti ciceroni. "Sono studenti che collaborano durante le giornate FAI. Fanno una bellissima esperienza di narratori e scoprono per la prima volta l'esperienza di parlare in pubblico e di mostrare cose belle".