La comunità ucraina di Napoli, una delle più grandi in Italia, torna in piazza contro Putin. Ad aprire il corteo, uno striscione che mostra il Presidente russo con le mani sporche di sangue, mentre lancia bombe sul Paese. "Putin terrorista! Putin terrorista!" L'orrore della guerra e dell'occupazione, viene raccontato da questa donna di Irpin, che ha vissuto l'orribile sorte di sopravvivere a suo figlio, catturato e ucciso, mentre cercava il modo di portare in salvo la famiglia. "Quando l'ho trovato, l'ho visto ridotto così... piedi, mani, tutto il corpo, capito? Tutto il corpo ... Non è possibile. Io sempre adesso... non è possibile dormire. Non è possibile niente, perché sempre il pensiero: perché? Perché? Capito? Perché? Era come la mia vita. Unico figlio. Uno. Lui non è andato in guerra, lui non è andato e ucciso. Non ha fatto niente". "Voleva spiegare che è un civile, invece è stato preso e catturato". "Tutti i giorni, sono andata a cercarlo in tutte le case. L'ho chiamato: Alessandro, Alessandro, dove sei? Non l'ho trovato. Dopo un mese solo l'ho trovato. Un mese, capito? Un mese. Nella spazzatura". "Lei proprio sta dicendo, sta spiegando come sono stati catturati i civili. Non sono difensori. Figuratevi che cosa stanno facendo con i nostri difensori".























