Canadair ed elicotteri del soccorso aereo sono di proprietà pubblica, ma la loro operatività è un grosso affare per i privati. Sono sette le società che negli ultimi anni hanno vinto i bandi per gestire, manutenere e pilotare i mezzi antincendio: dai 19 Canadair di proprietà dello Stato ai 12 elicotteri completamente a disposizione dei Vigili del fuoco. Costo stimato dei Canadair 55 milioni all’anno, più le ore di volo che solo nell’ultimo terribile mese sono state, secondo i Vigili del fuoco, oltre 2.200: 4,5 milioni di euro. L’Antitrust ipotizza che le sette sorelle del soccorso dal cielo, le società che gestiscono i mezzi per lo spegnimento degli incendi nei boschi, possono aver condizionato, in senso anti-competitivo – scrive l’autorità garante del mercato – le procedure pubbliche di affidamento. Per ora è solo un’ipotesi, anche se le anomalie ci sono e sono molto evidenti. Dopo la denuncia di un’azienda piemontese estromessa dal business, l’Antitrust ha aperto nello scorso marzo un’istruttoria per verificare se i sette gruppi si siano mossi in modo da pilotare gli appalti per lo spegnimento degli incendi. L’ipotesi è che di volta in volta abbiano fatto vincere un’azienda diversa del cartello. Ogni volta il vincitore si è aggiudicato l’appalto senza ribassi o con ribassi risibili, mediamente molto meno dell’1%; una vera e propria spartizione collusiva, ipotizza l’Antitrust dopo aver riscontrato potenziali irregolarità in 18 gare d’appalto dal 2009 al 2016. Sotto la lente sono finiti sia gli appalti delle Regioni che riguardano gli elicotteri, che il bando nazionale con cui la Protezione Civile ha assegnato alla multinazionale inglese Babcock la gestione del servizio e il perimetro dell’istruttoria potrebbe allargarsi.