Ha trentasei anni ed è iracheno il terzo piromane arrestato dal Gruppo forestale di Roma. Nessuna spiegazione per lui che è stato fermato dopo aver dato fuoco alla pineta di Castel Fusano. Non ha detto una parola, nemmeno davanti all’evidenza, visto che nel suo zaino è stato trovato tutto il necessario, ovvero un innesco realizzato artigianalmente con fiammiferi e fil di ferro. Rimanendo sotto il cielo della capitale, è allarme nube tossica all’Eur dopo l’incendio in zona Magliana. Il rogo ha interessato anche un cantiere nautico che si occupa di manutenzione di piccole imbarcazioni e, secondo quanto si apprende dai Vigili del fuoco, sono bruciati anche pneumatici e frigoriferi abbandonati. Qualcuno ricorderà quel mercoledì 26 luglio 2017 di vacanza se ieri era tra quei cento turisti che sono fuggiti dalle case in Sardegna. Anche lì il motivo è un incendio, a Porto Pozzo frazione di Santa Teresa Gallura, e il forte vento non ha aiutato. Fiamme anche sul Gargano, in Puglia, dove la situazione sembra, però, essere tornata sotto controllo. Solo ieri in tutta Italia ci sono stati 975 incendi, 153 di questi in Sicilia, incendi a Ragusa con disagi al traffico sulla strada statale 194. I Canadair continuano a volare in ogni angolo d’Italia, mentre è sempre più emergenza siccità e siamo solo a metà estate. Secondo i dati European Forest Fire Information System, da luglio in Italia è andata bruciata un’area equivalente a 71.000 campi di calcio, ovvero 51.000 ettari di terreno.