La battaglia contro il fuoco e le fiamme è durata oltre cinque ore. Canadair e mezzi di terra hanno alla fine domato il rogo divampato a Termoli, la cui origine è ancora da chiarire. Autostrade, strade statali e linee ferroviarie chiuse; migliaia di ettari distrutti; lo stabilimento della FIAT evacuato, come l’intera area camper di Rio Vivo Marinelle. Il fuoco ha raggiunto e bruciato i giardini di alcune case nelle vicinanze, cinquanta persone hanno lasciato le loro abitazioni. Le temperature elevate e il vento caldo hanno reso difficile le operazioni di spegnimento. Tutto è partito dall’incendio di alcune sterpaglie nella zona industriale. I primi focolai sono stati avvistati alle 14, ma era già tardi. In poco tempo si sono allargate e hanno investito il Polo Valle Biferno, dove si trova anche lo stabilimento della FIAT. I Vigili del fuoco hanno evacuato operai e impiegati. Le fiamme per fortuna non hanno raggiunto né gli impianti produttivi, né i siti di stoccaggio di materiali pericolosi e si è lavorato per mettere in sicurezza l’impianto del gas interno allo stabilimento. Il Comune di Termoli ha invitato i cittadini a ridurre il consumo di acqua. L’incendio e il fumo che hanno invaso la zona hanno costretto a chiudere, per motivi di sicurezza, 20 chilometri dell’A14 in entrambe le direzioni, per oltre tre ore, tra Vasto sud e Poggio Imperiale. Interrotte anche la strada statale 87 Sannitica per 6 chilometri e la statale Adriatica, mentre è stata sospesa la circolazione ferroviaria tra Termoli e San Severo. In serata la situazione è tornata alla normalità, così come la produzione negli stabilimenti FIAT.