Non ho commesso alcun reato. Ora penso ad arrivare all'interrogatorio preparato per dimostrare la correttezza del mio operato. Sono parole consegnate al suo avvocato quelle che per la prima volta trapelano dalla casa di Amelia in provincia di La Spezia dove Giovanni Toti si trova ai domiciliari da poco più di una settimana con l'accusa di corruzione. Lo sguardo anche della politica è rivolto ormai quasi esclusivamente a quell'interrogatorio davanti ai magistrati di Genova che indagano sul presunto giro di corruzione in regione e che in qualche modo sembra ormai scandire il timing verso le dimissioni del governatore che sembrano meno lontane. Il faccia a faccia coi PM che in origine si sarebbe dovuto tenere nei prossimi giorni, slitterà a fine mese. "Gliel'ho detto, aspetta l'interrogatorio, certo lui l'avrebbe fatto prima, ma d'altra parte aspettiamo quelle che sono le disponibilità della Procura". Intanto, emergono i dettagli dell'interrogatorio reso al giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni dall'imprenditore 84enne Aldo Spinelli unico tra i raggiunti da misura cautelare a rispondere alle domande del GIP. Ed è un fiume in piena: parla di quella volta in cui Toti e signora si trovarono con lui a mangiare a Montecarlo e dice Spinelli anche lì non pagò nessuno sebbene l'avvocato Savi smentisca. Racconta poi dei finanziamenti elettorali dei contributi al Festival della Scienza quelli per il Festival dei Fiori tracciati e irregolari dice ma, a fronte dei quali, Toti non avrebbe fatto nulla solo millanterie. I magistrati contestano invece al governatore della Liguria circa 74 mila euro di finanziamenti che sarebbero stati la contropartita di agevolazioni per la privatizzazione della spiaggia di Punta dell'Olmo e per la proroga di 30 anni della concessione del termine rinfusa e alla Spinelli SRL. "Qui ci dobbiamo mettere d'accordo se la politica deve essere in qualche modo può essere in qualche modo finanziata o meno".























