C'è un buco di circa due ore nell'agonia della piccola Ludovica sul quale la magistratura dovrà ora a far luce. È il tempo che la bambina trascorre nell'ospedale di Gallipoli dove viene accompagnata dai genitori con febbre altissima il 26 dicembre scorso. "Sono stati inizialmente sballottati, in primis, dal pronto soccorso ordinario o fatti andare presso il pronto soccorso pediatrico. La bambina era svenuta ed era addirittura portata in braccio da una guardia giurata dell'ospedale. Nonostante ciò, la dottoressa di turno gli ha invitati a recarsi presso il reparto pediatrico. Qui ci si è resi conto che la bambina era ancora priva di sensi sul lettino, la mamma era stata lasciata sola dai medici e dagli infermieri e alla bambina, in realtà non era stato fatto nessun trattamento, erano passate due ore". Nella denuncia che l'avvocato Alessandro Greco ha presentato per conto dei genitori della piccola, si parla anche del trasferimento da Gallipoli all'ospedale Vito Fazzi di Lecce imposto non già dai medici, ma dal papà della bambina. "Fra l'altro, inizialmente, la madre era stata invitata a rientrare a casa con la bambina perché si trattava di una semplice influenza". Ludovica che in realtà era stata colpita da una incefalite virale morirà tre giorni dopo e i suoi genitori ora chiedono di sapere se e quanto abbia inciso il tempo perso a Gallipoli. Ma a voler far chiarezza sull'accaduto, è anche la Regione che ha chiesto una relazione urgente e dettagliata. Nessun commento invece da parte dei vertici della ASL salentina.