Fumare nei luoghi chiusi da tempo è tabù anche per i fumatori più incalliti, ma come la prenderebbero se arrivasse una legge che gli impedisse di fumare anche all'aperto? Il Ministero della Salute ci sta pensando anche se il divieto potrebbe essere condizionato solo dalla presenza nei dintorni di minori e donne in gravidanza. Non solo non parliamo solo del classico tabacco da accendere, i divieti potrebbero riguardare anche le sigarette elettroniche e i dispositivi scalda tabacco. Il Ministro Schillaci ha anticipato la volontà di aggiornare la cosiddetta legge Sirchia, quella che il 16 gennaio di vent'anni fa veniva approvata come una delle norme più coraggiose in tema di salute pubblica e che per la prima volta introduceva il divieto di fumare all'interno dei luoghi chiusi. In vent'anni molte cose sono cambiate. Il ricordo dei fumatori nei bar e nei ristoranti sono ormai immagini sbiadite in tutti i luoghi pubblici, ma anche privati, il cartello che ricorda il divieto di fumare è immancabile, ma i vizi sono duri a morire e a voler fare un bilancio si scopre che secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità nel 2022 quasi un italiano su quattro è un fumatore e che il trend è in ripresa, dopo anni di calo: siamo passati dal 22% nel 2019 ad oltre il 24% dello scorso anno. Sempre dati alla mano l'anno scorso il 3,3% della popolazione ha utilizzato sigarette elettroniche rispetto al 1,1 del 2019. Ecco perché di fronte ai numeri in ripresa il Ministro della Salute Schillaci pensa a nuove strette e tra queste anche lo stop alle campagne pubblicitarie dei dispositivi elettronici.