Un altro appartamento attira l'attenzione degli investigatori, nel cuore di Campobello, in via San Giovanni a pochi metri dal garage in cui la polizia scientifica, sabato scorso, aveva trovato l'auto del boss intestata alla madre di Andrea Bonafede; i carabinieri entrano in un locale con garage utilizzato dal geometra cinquantanovenne, finito in carcere lunedì sera, con l'accusa di essere, non un semplice prestanome, ma un vero e proprio affiliato al servizio del boss, a cui aveva fornito un identità per poter viaggiare, documenti per potersi curare, a cui aveva comprato una casa e chissà cos'altro. Davanti al GIP, durante l'interrogatorio di garanzia, nel carcere Pagliarelli a Palermo Bonafede sceglie il silenzio. Mentre Messina Denaro, atteso in video collegamento, dal carcere dell'Aquila diserta l'aula del tribunale di Palermo. Fanno sentire forte la loro voce, invece, i cittadini che affollano le strade del centro di Campobello con in testa i sindaci dei 25 comuni della provincia di Trapani. "Dobbiamo togliere questo stereotipo di gente di mafia, di gente siciliana collusa tutta con la mafia; ci saranno i mafiosi, ma la stragrande maggioranza è fatto di gente che la mattina pensa di andare a lavorare, pensa ad rispettare la legge, la legalità e laddove c'è la presenza dello Stato, come in questa manifestazione, la gente prende più forza, più coraggio." Ci sono forze dell'ordine, famiglie, studenti, boyscout, sindacati associazioni laiche e religiose. "Qui c'è la parte buona, la parte bella del nostro territorio che dice: noi non siamo, noi non siamo la mafia." Sfilano fino alla casa in cui il boss ha vissuto e si è nascosto negli ultimi mesi e incontrano l'altro corteo quello che, nel frattempo, si è mosso da Castelvetrano, dalla casa della famiglia Messina Denaro. Qui, durante una perquisizione, tra gli altri oggetti è stata trovata la collezione di occhiali da sole che il boss indossava negli anni '90, quando le bombe facevano saltare in aria strade e palazzi adesso a sottolineare un presente diverso ci sono invece gli applausi, i canti e una parola ricorrente rinascita.