I cittadini arrivano numerosi. Molti hanno il proprio cane al guinzaglio. Si riuniscono in Piazza Croci, laddove Aaron ha trascorso la sua ultima notte insieme con il padrone che ha deciso, per il cucciolo di pitbull, una morte atroce. Nonostante l'intervento dei volontari della Lav e le cure dei veterinari, il cane non è sopravvissuto alle ustioni che gli hanno devastato l'80% del corpo. Aron è morto all'alba di sabato, in una clinica nel centro della città, a poca distanza dal punto in cui in centinaia manifestano il proprio sdegno, perché al dolore si unisce la rabbia. E se qualcuno porta fiori, lettere e striscioni altri chiedono che si faccia di più. Hanno paura di quell'uomo senza fissa dimora che non ha mostrato pentimento e anzi ha minacciato di ripetere il terribile gesto. Il proprietario del cane ora è indagato dalla procura per maltrattamento ed è a piede libero. "Questa persona è ancora libera. Lo era qui dentro pure abusivamente. Il cane ha patito per 72 ore le pene dell'inferno". "Ha ucciso un cane nel peggiore dei modi. Dopo due giorni è andato in un ospedale civico dove ci sono altri cani, ha tentato di bruciare un altro cane". La città si mobilita per ricordare Aaron. Per strada e on-line decine di migliaia le firme raccolte per chiedere l'inasprimento delle pene per i reati contro gli animali. Il sindaco esprime piena condanna e l'assoluta intollerabilità verso qualsiasi maltrattamento nei confronti di un animale, annunciando che il comune è pronto a costituirsi parte civile. L'organizzazione internazionale della protezione animali chiederà che venga emanata un'ordinanza interdittiva che vieti all'uomo di detenere altri animali.