Piacenza, allarme anche in Emilia virus Lingua Blu

Negli allevamenti di Piacenza ai primi casi in Emilia-Romagna. Il virus della bleutongue lingua blu minaccia bovini, caprini e ovini e può portare alla morte dell'animale. Non si trasmette all'uomo, la malattia passa da un animale all'altro attraverso la puntura di un moscerino. "Piccoli insetti che si chiamano culicoides. Sono più piccoli delle zanzare. È una malattia che una volta veniva considerata esotica perché non era presente sul territorio italiano. Da una ventina d'anni è presente. Questo siero-tipo non si è mai manifestato qui alle nostre latitudini. Adesso con i cambiamenti climatici, l'innalzamento delle temperature come un po' capita per le zanzare tigre eccetera, il periodo di circolazione dal vettore è molto più distribuito nell'arco dell'anno". Nei bovini adulti è perlopiù asintomatico, il virus colpisce in prevalenza gli ovini con febbre e ripercussioni molto più gravi. L'infezione può portare all'ingrossamento della lingua che diventa cianotica, da qui il nome alla malattia, e alla morte dell'animale. "Latte, carne non c'è nessun problema per il consumo di prodotti di origine animale sia di origine bovina che ovicaprina. Il virus non è assolutamente trasmesso all'uomo". Pochi ancora e monitorati i focolai in Emilia Romagna. Il segnale però di un virus dopo quello della peste suina che si diffonde velocemente negli allevamenti italiani per la malattia della lingua blu migliaia gli animali morti soprattutto in Sardegna ma anche in Piemonte, Lombardia e Calabria. L'appello di Coldiretti a vaccinare il bestiame e la richiesta di maggiori controlli sulle importazioni di capi dall'estero. Lo scorso anno aumentate del 16%. "Come Coldiretti, chiediamo al governo un aiuto prezioso una collaborazione preziosa in questo momento molto delicato e attraverso sicuramente azioni a difesa e tutela degli interessi dal reddito dei nostri agricoltori che sono coinvolti. Quello che è avvenuto sulla peste suina non deve succedere, per quanto riguarda la Bleu Tongue. Questa malattia non va trascurata e vanno anticipati i tempi per fare in modo che non diventi un problema ancor più gravoso di quanto già lo è".