"Sei stata bravissima". Il coraggio va premiato e allora, dopo il vaccino, ecco i regali: un peluche, un libro o le figurine. Quarto piano dell'ospedale di Rivoli, nel torinese. È stato appena ristrutturato e ospita i laboratori di fisiatria e cardiologia ma l'ambiente è così accogliente che lo hanno immediatamente destinato alle vaccinazioni pediatriche. Anche qui il Piemonte celebra la Befana con un open-day dedicato alla fascia 5-11 anni. "È importante vaccinare i bambini perché stiamo vedendo un'incidenza molto elevata nella popolazione pediatrica. I bambini, le scuole, sono molto colpiti. I bambini sono un serbatoio, anche domestico, per quanto riguarda gli anziani e i soggetti fragili quindi la loro protezione protegge anche chi forse non può proteggersi". 110 vaccini fatti in un solo giorno, 30 in più di quelli prenotati. A volte i bambini sembrano più convinti dei genitori, ci raccontano medici e infermieri. In tutta la regione dei 246 mila bimbi di questa fascia, a partire dal 16 dicembre, 16 mila si sono già vaccinati e in 51 mila hanno fatto la preadesione. Appena un quinto. Ma la tendenza sta cambiando. "Era preoccupata per questa vaccinazione?", "No. Assolutamente no. Anzi abbiamo faticato a prenotare sul sito ma poi ce l'abbiamo fatta e devo dire che l'accoglienza è stata meravigliosa e molto professionale. Assolutamente". "C'è chi non è disposto a lanciarsi per primo e chi magari preferisce attendere. Magari informarsi bene, informarsi col proprio medico di famiglia, col proprio pediatra. E secondo me approcciare con serenità questo momento". "Io direi di venire con fiducia perché il vaccino è un vaccino sicuro, è un vaccino che è stato testato, è un vaccino che non dà effetti collaterali importanti, tranne i soliti effetti che abbiamo con tutte le vaccinazioni. Quindi un po' di febbre, un po' di cefalea, un po' di dolore al braccio".























