"La festa giunge a metà settimana, quindi è inevitabile che ci siano meno presenze rispetto all'anno scorso peraltro il tasso di occupazione degli alberghi è intorno all' 80-85%, quindi assolutamente soddisfacente". Almeno 40 mila presenze in meno rispetto allo stesso periodo del 2022 un weekend di Halloween sottotono per la città di Venezia, dove il tasso di occupazione dei posti letto disponibili è stato comunque superiore al 80% un calo dovuto in parte all'aumento dei prezzi e alla delicata situazione internazionale, ma soprattutto al maltempo e alle maree eccezionali l'ultima la scorsa notte, con il centro storico protetto dal sistema Mose. Una flessione definita fisiologica per gli albergatori preoccupati piuttosto dalle previsioni di spesa per il turismo per l'anno 2024. "La grande preoccupazione per il 2024 è la diminuzione della spesa dei turisti europei e ci stiamo domandando se Venezia verrà colpita da questa diminuzione di spesa per altro in questo momento ci accontentiamo di incassare un 2023 che è stato il migliore di sempre con fatturati molto alti che ci consentono di far fronte alla bolletta energetica ma soprattutto a questa inflazione galoppante". A pesare sul turismo lagunare ci sarà poi la tassa di ingresso per i pendolari che a Venezia verrà introdotta a partire dalla prossima primavera. Inoltre la legge di bilancio 2024 permetterà alle amministrazioni comunali di aumentare l'imposta di soggiorno di due euro a notte. Ad alcune città, tra le quali Venezia sarà concesso di superare il limite di 10 euro previsto dalla legislazione vigente e di aumentare la tassa fino a 12 euro. "Io spero che in attesa di questo ticket di accesso non voglia aumentare la tassa di soggiorno, sono sicuro che non la farà".