Una scoperta che potrebbe rivoluzionare la storia e aggiungere un capitolo importante ai libri di scuola. Protagonista è lui, l'uomo di Neanderthal, vissuto sulla terra fra 200000 e 40000 anni fa. Secondo una ricerca condotta da un team di ricercatori italiani e statunitensi questo nostro antenato si sarebbe estinto per due motivi, a causa di un cambiamento del campo magnetico terrestre e per una variante genetica. Ipotesi queste che mai sono state formulate prima d'ora e che potrebbero così provare a dare una risposta ad uno dei misteri della preistoria. Che cosa ha causato la fine di questi uomini primitivi? In questa ricerca noi abbiamo scoperto che il campo magnetico terrestre gioca un ruolo nell'evoluzione sia umana che dei mammiferi. Esistono dei periodi in cui praticamente non esiste il campo magnetico. Durante uno di questi periodi, conosciuti come evento di Laschamp, è successo che i nostri cugini Neanderthal si sono estinti proprio a causa dei raggi ultravioletti che arrivavano sulla terra. Insomma, a causare la morte di questi uomini primitivi furono le radiazioni ultraviolette, subite in dosi super massicce, che avrebbero portato all'estinzione anche di numerosi mammiferi. Altri step dell'evoluzione umana, ma anche dei mammiferi, sono avvenuti in corrispondenza di periodi in cui non c'era il campo magnetico. La convivenza fra Neanderthal e Sapiens durò per alcune migliaia di anni, spiega ancora Vigliotti, come dimostrano le impronte lasciate nel nostro Dna e tratti somatici. La ricerca è stata condotta grazie ad un accurato confronto di dati. Sul tema tante sono le ipotesi messe in campo dagli scienziati, ma per tutte le possibili cause avanzate non sono mai state trovate prove sufficienti a confermarle.