Cioè il vaccino antinfluenzale va ordinato nella prima parte dell'anno, o al più tardi entro maggio. Quasi nessuna regione l'ha fatto entro quei tempi, però alcune sì, e soprattutto va ordinato in quantità adeguata alla situazione epidemiologica. La Lombardia ne ha ordinato, se ricordo bene, poco più di due milioni di dosi per una popolazione di 10 milioni di abitanti, quando soltanto la popolazione fragile sono più di 3 milioni. È chiaro che la Lombardia è tecnicamente in condizione di non poter dare il vaccino tempestivamente e adeguatamente neanche per proteggere quella parte di popolazione che la necessita.