Bloccato dalla Polizia postale su richiesta della Procura di Roma. Sul sito internet del movimento di estrema destra Forza Nuova campeggio la scritta "Spazio web sottoposto a sequestro". Un provvedimento ottenuto dalla Procura di Roma con urgenza che intende cristallizzare, in via preventiva, i contenuti e i messaggi del movimento, per formulare accuse forse anche più gravi dell'istigazione a delinquere prima ipotesi di reato. I PM intendono accertare se il movimento Forza Nuova abbia premeditato e organizzato le violenze nell'assalto alla sede nazionale del sindacato Cgil durante la manifestazione No Vax e No Green Pass dello scorso sabato. Il Procuratore capo ha affidato le indagini ad un pool di magistrati specializzati in terrorismo, questo dà la misura delle indagini e non esclude dunque la matrice sovversiva degli assalti. Due infatti i fascicoli su cui lavorano i PM: per assalto alla sede del sindacato della CGIL di Corso Italia e le violenze nei pressi di Palazzo Chigi. 12 le persone fermate. Un primo gruppo a cui è stato convalidato l'arresto con rito immediato reso possibile dai filmati e dalle prove testimoniali, tra i quali l'uomo che ha colpito con la pala il fotoreporter dell'AGF, accusato di lesioni e di tentate lesioni. Poi per gli altri cinque del primo gruppo le accuse vanno da resistenza a lesioni a pubblico ufficiale. Più grave la posizione degli altri sei fermati, sono detenuti a Regina Coeli e al momento sono accusati di devastazione, saccheggio e istigazione a delinquere, ma su loro pesa l'ipotesi più grave di aver innalzato il livello della protesta. C'è il leader romano di Forza Nuova, Giuliano Castellino, depositario di un provvedimento di Daspo: divieto assoluto di partecipare a manifestazioni pubbliche che invece è stato filmato più volte, in almeno tre occasioni, nei cortei No Vax e No Green Pass da agosto a oggi. Poi c'è Roberto Fiore, leader italiano di Forza Nuova, anima ribelle e anti-istituzionale. La new entry Pamela Testa e poi la vecchia gloria dei NAR Luigi Aronica soprannominato "Er pantera de Monteverde" leader dei Nuclei Armati Rivoluzionari condannati per la strage di Bologna. Biagio Passaro, leader del gruppo "IoApro" e il trentenne Salvatore Lubrano. Per il profilo degli arrestati la Procura di Roma non esclude la sovversione.