Basta dare uno sguardo al Po per capire quanto la situazione sia complicata. In pieno inverno l'acqua dovrebbe ricoprire tutto il letto del fiume che invece resta in gran parte asciutto. La portata del più grande corso d'acqua d'Italia è ridotta di un terzo rispetto al 2021, nonostante le precipitazioni delle ultime settimane. Qui siamo a San Mauro, alle porte di Torino, il livello è talmente basso che si riesce ad attraversare addirittura a piedi. Siamo su questa isoletta che si è creata al centro del greto del Po, e da qui il fiume è attraversabile addirittura a piedi, basta un paio di stivali di gomma che arriva poco sotto il polpaccio, attraversiamo. Questo è il punto più profondo e l'acqua non arriva nemmeno a 40 centimetri. Ed eccoci arrivati dall'altra parte del letto del Po, come vedete i pantaloni sono asciutti. Questo invece è il torrente Orco, un affluente del Po, ed è completamente a secco, non succede o meglio non dovrebbe succedere mai a gennaio. Ci siamo spostati qualche chilometro più a valle, a Castiglione Torinese, vedete alle mie spalle in questo punto non è possibile attraversare il fiume perché è più profondo, ma anche in questo caso siamo nel centro del greto del Po e il livello è palesemente sotto la media, tant'è che tre dei sei piloni sono completamente emersi. Da qui arriva l'allarme lanciato da Coldiretti che definisce così l'attuale situazione: "In questo momento per noi è molto critica, ci ricorda un po' l'anno scorso dove la mancanza di acqua, di pioggia, la riserva di acqua nelle montagne ha portato a una minor produzione dei cereali soprattutto del grano che serve per fare il pane, -50% di produzione su tutto il territorio piemontese, il mais è sceso a -30%, nei bacini che abbiamo su in montagna abbiamo il 20-30% di acqua, abbiamo un terzo in meno di acqua dell'anno scorso che corre per i fiumi e che c'è presente negli invasi. Sicuramente ci aspetta una primavera e un'estate drammatica, l'acqua è vita, è un bene prezioso e dobbiamo davvero averne cura, ma tutti.".