Siamo a bordo di un gommone della squadra fluviale Tevere della Questura di Roma che fa parte dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico. Con il caldo torrido anche il Tevere soffre Il livello continua a scendere, pensate, di mezzo metro in soli 7 giorni e si attesta sul record negativo di un metro e mezzo sotto i valori normali, non accadeva da oltre vent'anni. Le colonne di cemento che sorreggono il basato degli argini sul Lungotevere sono completamente fuori dall'acqua. Quello che forse fa più impressione sono le alghe, riducono la navigabilità trasformando il biondo Tevere in una palude. Sì, perché le alte temperature creano delle zone di acqua ferma, si formano delle aree paludose simili ad acquitrini. "Alle nostre spalle abbiamo questi scogli che hanno attratto l'attenzione dei romani, che in realtà scogli non sono, ma è la struttura del Ponte Neroniano che collegava anticamente questa sponda con quella apposta prima della costruzione dei ponti che vediamo. Questo, possiamo notare parti del basamento, il colonnato che appunto mostrano il livello del fiume che è decisamente basso. Il nostro grado di attenzione è massimo proprio perché il livello del fiume comporta dei pericoli sia alla navigazione che a chiunque fruisce del fiume, quindi canoe e tutto il resto." "Quanto sia basso il livello del Tevere lo si capisce pure passando sotto i ponti perché, lo potete vedere, fino a dove arriva la macchia scura quello è il livello massimo, parliamo di 6-7 metri e adesso come dicevamo prima siamo scesi sotto i 5, 4,90." Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha già firmato lo stato di calamità naturale fino al 30 novembre del 2022. Argini, banchine, traghetti, ancora un metro e poi anche galleggianti, che sul Tevere sono più di 50, saranno in pericolo.























