Si ampliano i casi di genitori che non accettano l'omosessualità dei figli tra i 12 e i 21 anni. Un forte incremento di circa il 10% che porta, così, a un giovane al giorno le vittime di violenza in famiglia perché gay, trans o lesbica. In crescita pure i casi di mobbing e discriminazioni sul lavoro al 12%, dovuti sia alla recente abolizione dell'articolo 18, che ha dato minori tutele ai lavoratori, sia al fatto che molte coppie, che si uniscono civilmente, sono poi discriminate dai datori di lavoro, arrivando addirittura al non rinnovo dei contratti o al licenziamento. Questi i dati della Gay Help Line, numero verde del Gay Center contro l'omotransfobia, resi noti in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia. Secondo Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center e responsabile del numero verde, il dato che spicca nell'ultimo anno è il crescente livello di omofobia che si attesta ora al 74,5% ed un aumento del 6% delle discriminazioni sul lavoro a scapito delle persone lesbiche, gay, adesso al 12%. La comunicazione con i vari social media fa sì che sempre più giovani e giovanissimi, tra i 12 e i 16 anni, si sentano liberi di dichiarare la propria sessualità in alcuni gruppi, ma ciò espone a episodi di bullismo oltre il 70% degli studenti che contattano il Gay Center. Il dato più allarmante è che soltanto un minore su 60 pensa che denunciare possa migliorare la propria situazione. Molto utile, infine, la collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e con l'Osservatorio contro le discriminazioni di Polizia e Carabinieri, ma il per Gay Center servono maggiori risorse e leggi a tutela delle vittime su tutto il territorio nazionale.