4:15 del 26 febbraio 2023. È buio sulla spiaggia di Steccato di Cutro quando Il Caicco Summer Love batte con lo scafo contro una secca e si sfascia. A bordo ci sono almeno 180 persone, ne moriranno 94, 35 erano minorenni. La tragedia si consuma in pochi attimi e pure nei giorni successivi, via via che i corpi vengono recuperati dal mare e raccolti in un palazzetto dello sport dove arrivano i parenti delle vittime da mezza Europa, qualcuno anche dagli Stati Uniti per la terribile necessaria pratica del riconoscimento. Arriva anche il Presidente della Repubblica Mattarella mentre si fa strada la domanda: quelle persone potevano essere salvate? E chi avrebbe dovuto o potuto farlo? La strage di Cutro finora ha un solo colpevole, si chiama Gun Ufuk lo scorso otto febbraio è stato condannato a vent'anni per naufragio colposo, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e morte in conseguenza di un altro reato. Stesse accuse pendono sugli altri tre presunti scafisti, a rispondere alla domanda dovrebbe essere invece l'indagine aperta dalla Procura di Crotone sulla catena di comando sul perché alla segnalazione dell'agenzia Frontex arrivata già alle 23 della sera prima, che riferiva di un'imbarcazione con una buona galleggiabilità ma anche di persone a bordo, non ci fu alcun intervento. Solo un rimpallo di comunicazioni tra Guardia di Finanza e Guardia Costiera tanto che i primi soccorsi sulla spiaggia li fecero i pescatori. In questa indagine ci sono sei indagati, tre di loro sono militari della Guardia di Finanza che erano in servizio quella notte. I nomi degli altri tre non sono stati resi noti.