Il custode giudiziario dell'area a caldo, Barbara Valenzano, questa mattina era nel siderurgico per predisporre il piano di spegnimento dell'altoforno due, che da oggi scaduta la facoltà d'uso che il gip Macagnano non ha voluto prorogare di fatto si ferma. Salvo nuovi interventi del tribunale del riesame, a cui ricorreranno i commissari straordinari, mentre sembra assai poco probabile un nuovo decreto come quello che nel 2015 riaprì l'impianto appena sequestrato per la morte di Alessandro Morricella. Lo spegnimento dell'AFO due che si presume di completare entro il 17 Gennaio, non fermerà comunque il siderurgico tarantino che continuerà a funzionare, producendo meno, con gli altiforni uno e quattro. Il suo futuro è legato semmai alla trattativa tra azienda e governo per un rilancio che continua ad essere contestato da tutte quelle associazioni, non solo ambientaliste, che ne vorrebbero invece la chiusura. "L'offensiva della tenerezza" è il nome scelto per una nuova grande campagna di sensibilizzazione. Abbiamo deciso di scrivere una lettera a tutti i parlamentari e consiglieri comunali, regionali, provinciali, perché pensiamo che oggi chi ha potere decisionale possa fare la differenza a livello politico. Non è possibile lasciare che Taranto continui a morire in nome del Pil nazionale, in nome dell'acciaio e chiediamo che vengano chiuse le fonti inquinanti, come chiesto dalla magistratura dal 2012 e chiediamo quindi con questa lettera di prendere posizione chiara, di mettere con le spalle al muro ogni singolo politico, perché possono dirci da che parte stare. Se con i bambini di Taranto o se contro i bambini di Taranto.