Una stanza dedicata a lei, la “Venere di Urbino” di Tiziano, un capolavoro senza stima tra le cinque opere più famose al mondo e gli altri tesori della grande pittura veneta, finora emarginata per ingiustificabile campanilismo. Nelle 14 nuove sale degli Uffizi c'è anche il Giorgione, Tintoretto, il Veronese e la Sacra Famiglia di Lorenzo Lotto, appena ristrutturata. C'è, poi, l'elemento della luce che ha permesso di rendere visibili alcuni dettagli prima oscuri, come qui, nel quadro di Tiziano, laVenere e Cupido, la pernice alle mie spalle e il gatto sotto il tavolino. In 1100 mq sono esposte 105 opere, un terzo delle quali era da tempo immeritatamente in deposito. “Fra cui quello più famoso è sicuramente il dipinto dietro le mie spalle di Federico Barocci, il grande capolavoro della Madonna del Popolo”. Siamo nella Sala del Pilastro, con le grandi pale d'altare del il periodo della Controriforma con due studioli accanto in cui compare il groviglio di anatomia umana e della caduta degli angeli ribelli. C'è anche la zona dedicata alle dinastie e una curiosità: durante i lavori è comparso un graffito rosso. Non sappiamo niente di questo sole radiante, solo che è del '600 e che è stato protetto perché qualche fantasioso scrittore si inventi su di lui una bella storia.