Non è il mare, certo, ma la migliore approssimazione possibile. Siamo al Wakeparadise, Idroscalo di Milano, dove ormai da anni danno spettacolo i patiti del cable wakeboard: salti, torsioni, atterraggi. Ma non solo, ormai. Da adesso c'è anche lei, la wave pool, la piscina da surf galleggiante, brevettata da Unit Parktech. È la prima in Italia e produce la più lunga onda artificiale statica del mondo. Il sistema è semplice: le pompe trasportano l'acqua dal fondo del bacino al punto più alto della struttura, la gravità spinge l'acqua giù per la rampa, il flusso finisce contro uno scalino e genera l'onda. Quando la piscina si accende, inizia lo show. “Abbiamo trovato con questa piscina la struttura ideale perché riutilizza l'acqua del lago, tra l'altro ossigenandola, quindi va a purificare un attimino quello che è lo stato del lago. Funziona con energia completamente rinnovabile, che acquistiamo da fonti green, ed è ideale sia per cominciare che per far pratica per persone più esperte”. La wave pool produce onde lunghe 10 metri, tutte surfabili da sinistra a destra, e viceversa. La curiosità suscitata dalla piscina di Wakeparadise ha decisamente oltrepassato i confini di Milano. “Surfare su un'onda artificiale è sicuramente diverso dal mare, dalle onde del mare, però è una sensazione molto, molto, simile. Bisogna prendere delle giuste misure e forse anche un'attrezzatura diversa. Una tavola più adatta per questo tipo di onda è consigliato, però poi alla fine, quando si prendono le misure, si riescono a fare delle belle manovre come se si fosse in mare”. Chi viene a surfare alla wave pool di Milano può utilizzare le stesse tavole che vengono utilizzate in mare oppure può noleggiare una di queste tavole, che sono tavole soft, tavole quindi sostanzialmente morbide, che hanno anche delle pinnette morbide, che per ovvie ragioni di sicurezza sono particolarmente adatte ai principianti. La piscina è aperta a tutti, esperti e neofiti. Il meccanismo utilizzato all'Idroscalo permette di adattare l'onda al livello di chi la surfa: più morbida e lenta per i principianti, più ripida e potente per chi ha già un po' di pratica alle spalle. L'oceano qui è un sogno ricorrente. Lo si immagina, sì, ma senza vederlo, e qualcuno storce il naso: senza mare, dice, non esiste il surf. “Il vero surf probabilmente è proprio solo al mare. Insomma, penso che se si ha una buona sensazione sotto i piedi, si stia facendo sport e soprattutto ci si stia divertendo, non è forse quello il motivo per cui siamo qua?”.