Il 2024 è finito in peggioramento per l'industria italiana e per riprendere slancio ne 2025 serve un Booster, un acceleratore. Nel giorno in cui l'ISTAT certifica il 22esimo mese consecutivo di calo della produzione, Intesa Sanpaolo e Confindustria annunciano il loro nuovo accordo. La prima banca italiana mette a disposizione 200 miliardi di euro nel quadriennio 2025-28 per sostenere le imprese verso obiettivi innovativi. Il PNRR di Intesa Sanpaolo per le imprese, la sintesi del consigliere delegato Carlo Messina. "Un anno che si presenta con incognite ma io vedo con un potenziale di crescita superiore rispetto al 2024. Io vedo un anno che ha una prospettiva positiva e indubbiamente legata alla crescita dei consumi, alla riduzione dei tassi di interesse, all'accelerazione del PNRR e poi io vedo un anno in cui, come diremo oggi, Intesa San Paolo è l'altro fattore di accelerazione della crescita per il paese nel 2025 perché metteremo a disposizione delle imprese 200 miliardi di euro". Investimenti, innovazione, credito è il titolo della collaborazione che si rinnova. La prima edizione fu nel 2009 per rilanciare le aziende italiane nel pieno della recessione post crac Lehman. Emanuele Orsini presidente degli industriali sottolinea come l'unico modo per riprendere a correre e potenziare, specie in direzione transizione energetica, investimenti che non a caso erano alla base dell'ottima ripresa post-covid della 2021. "L'Europa deve reagire come ha reagito quando c'è stato il covid con i vaccini. Oggi noi abbiamo bisogno di una Europa che sia unita su diversi capitoli. Sui capitoli della transizione benissimo, anche oggi l'accordo con Intesa serve proprio sui temi della transizione perché questi 200 miliardi che vengono messi nel pro-fondo Intesa verso l'industria italiana nei prossimi anni servono a transare ovviamente l'industria italiana".