A quasi tre mesi dal primo annuncio da parte del Governo, il Decreto Crescita diventa legge, con l'ultimo passaggio in Senato. Un provvedimento che rispetto alla sua prima stesura, si è arricchito di tantissime norme, con l'obiettivo dichiarato di stimolare quest'anno l'economia dello 0,1%, insieme a un altro provvedimento, lo Sblocca Cantieri. Tra i punti principali ci sono gli sconti fiscali per le aziende, dal taglio delle tariffe INAIL, c'è l'assicurazione per gli infortuni sul lavoro, al maggior bonus sull'IMU per i capannoni, passando alla riduzione al 20% dell'IRES, l’imposta sul reddito delle imprese. Bonus, tuttavia, che non saranno pienamente operativi da subito. C'è poi la tutela dei marchi storici, con l'obiettivo di proteggere il made in Italy. Vale invece solo per le aziende con oltre 1.000 dipendenti, un nuovo strumento di scivolo che permetterà, ai lavoratori più anziani, di lasciare il posto fino a cinque anni prima dal traguardo della pensione. Fra le altre misure più importanti c'è la proroga della rottamazione delle cartelle e del saldo e stralcio. Per fare domanda per le due sanatorie fiscali c'è tempo fino al 31 luglio. C'è poi la corsia preferenziale, per le vittime dei crac bancari che hanno diritto a un rimborso sotto i 50.000 euro. Sancito anche il cosiddetto Salva Roma, una parte del debito storico della Capitale pasa a carico dello Stato, ma la stampella riguarda anche altri Comuni in dissesto. L'elenco delle novità è lungo, dall'ecoincentivo per le moto elettriche e ibride, alla stretta sugli affitti brevi e la tassa di soggiorno, passando per Alitalia e l'ex Ilva. Viene infatti autorizzato il Tesoro a entrare nella nuova società che prenderà in carico la compagnia aerea in crisi, mentre per le acciaierie di Taranto è sancita la fine, da settembre, dello scudo legale per chi la gestisce,