É stata annullata la parata del gay pride a Oslo; doveva svolgersi in queste ore ma gli organizzatori sotto richiesta delle forze dell'ordine hanno cancellato i festeggiamenti dopo che nelle prime ore di sabato un uomo armato ha aperto il fuoco contro due locali della capitale norvegese frequentati dalla comunità lgbtq, e un ristorante d'asporto. Il bilancio è drammatico. Ci sono almeno due vittime e i feriti sono più di 10. Alcuni di loro sono gravi. Secondo testimoni oculari, l'uomo, un cittadino norvegese di origine iraniana di 42 anni, subito fermato dalla polizia, avrebbe fatto irruzione in un pub ed estratto due armi da fuoco tra cui un fucile automatico da un borsone. C'è chi ha parlato di scene simili a quelle di un teatro di guerra. L'uomo era conosciuto per assalti minori dalle autorità che ora indagano sia per crimine di odio, sia seguendo la possibile pista del terrorismo. L'attacco ha riportato alla mente altri drammatici momenti del passato come la strage di Orlando in Florida quando, nel 2016, un uomo armato prese d'assalto un night club frequentato dalla comunità lgbtq locale che uccise 49 persone. Proprio per il timore che la parata del gay pride potesse essere tra gli obiettivi dell'assalitore che, secondo le autorità, avrebbe agito da solo, l'evento è stato annullato. Nel paese, di 5,4 milioni di abitanti, secondo Reuters, il tasso di crimine d'odio sarebbe basso rispetto ad altre nazioni europee. In Norvegia, un attacco come quello di queste ore però non può non sollevare i fantasmi della strage di Utoya quando, nel 2011, l'estremista di destra radicale Anders Breivik, uscise 77 persone. Il governo norvegese ha definito atroce e profondamente scioccante l'attacco contro persone innocenti.