Casa Bianca, tra Usa e Cina restano differenze su Taiwan

Attenti a giocare con il fuoco, chi lo fa in genere finisce per scottarsi. Al duro e reiterato monito del leader cinese XI Jin Ping, il presidente USA John Biden ha risposto che gli USA restano fedeli al principio di una sola Cina e che si oppongono ad ogni cambiamento violento dello status quo. La questione di Taiwan, l'isola di fatto indipendente, ma di cui Pechino rivendica la sovranità minacciando che è necessario anche l'uso della forza, ha occupato buona parte della lunga telefonata, circa due ore, avvenuta ieri sera tra i due leader e che ha toccato, in un clima franco e disteso, come sottolineano entrambi i comunicati ufficiali, i vari temi di politica internazionale e di interesse bilaterale, come l'aumento degli scambi commerciali e la riduzione delle tariffe sui prodotti cinesi. Sulla questione di Taiwan, i resoconti forniti dalle due amministrazioni tuttavia divergono. Secondo la Casa Bianca, non si sarebbe parlato esplicitamente dell'annunciata, ma tuttora, non confermata visita della speaker della Camera Nancy Pelosi, mentre secondo la Chinois, l'agenzia ufficiale cinese e altri media locali, Xi Jin Ping avrebbe più volte citato, tenendo, così scrive il Global Time, una sorta di rassicurazione da parte di Biden. Cosa possibile in realtà, viste le perplessità pubblicamente espresse sulla vicenda da alcuni rappresentanti dell'amministrazione e soprattutto dal Pentagono. Ma la possibilità che la Pelosi, che sulla questione gode di assoluta autonomia istituzionale, ma che per ora ha confermato solo una sua imminente visita a Tokyo, decida comunque di andare, sono ancora molto alte. Altro punto in cui i comunicati ufficiali divergono è quella del riferimento al genocidio nello Chin Chang. Secondo la Casa Bianca, il presidente avrebbe, come sempre fa in occasione di incontri e conversazioni ufficiali, sollevato la questione dei diritti umani. Riferimento totalmente assente nel resoconto ufficiale di Pechino che invece da molto spazio ai temi sui quali i due leader sembrano essere in sintonia. Emergenza climatica e sicurezza sanitaria.