43 anni compiuti proprio oggi, avvocata specializzata in diritto comunitario, Roberta Metsola ha iniziato a fare politica fin da giovane con il Partito Nazionalista Maltese affiliato al Partito Popolare Europeo. Dopo aver frequentato il Collegio d'Europa e aver lavorato come funzionaria nella rappresentanza maltese presso l'Unione Europea, e poi come consulente legale per l'allora alto rappresentante Catherine Ashton, arriva a Strasburgo nel 2013; mentre nel 2020 viene eletta vice presidente vicaria dell'europarlamento. Un ruolo che l'ha portata alla prematura scomparsa di David Sassoli, a subentrare come presidente ad interim. A fine novembre, è stata scelta dai popolari europei come candidata alla guida dell'aula di Strasburgo per un rinnovo della carica, che era comunque fissato per questa data. Nel PPE, Metsola rappresenta l'area più conservatrice; in particolare, su alcuni temi etici. É una convinta antiabortista in linea con la politica restrittiva di Malta, unico paese dell'Unione Europea dove l'interruzione di gravidanza è ancora illegale. Una posizione, questa, che le ha attirato critiche da più parti soprattutto da sinistra socialisti e verdi. Madre di quattro figli è sposata con un finlandese, lingua che parla fluentemente, oltre all'italiano e al francese. É la prima maltese a ricoprire una delle massime cariche istituzionali europee e la terza donna in assoluto a guidare l'europarlamento dopo le lezioni di Simone Weil nel '79 e di Nicole Fontaine vent'anni dopo. Entrambe francesi.























