Dopo Biden e la Harris è arrivato il faccia a faccia con Donald Trump, per incontrarlo, Benjamin Netanyahu, è volato a Mar-a-Lago, in Florida, dove i due leader si sono stretti la mano dopo diversi anni di silenzi. I rapporti, molto stretti durante gli anni di Trump alla Casa Bianca, si erano incrinati a inizio 2021, dopo che il premier israeliano fu uno dei i primi leader mondiali a congratularsi con Biden per la vittoria alle presidenziali. Uno sgarro difficile da perdonare, ma la sintonia tra il tycoon e Bibi sembra essere tornata tra le stanze di Palm Beach. L'ex presidente, non che candidato repubblicano alla presidenziali di novembre, ha criticato Kamala Harris per le sue affermazioni sulla condotta di Israele a Gaza. Poi ha spinto il primo ministro israeliano ad accelerare la fine della guerra, e soprattutto dare priorità agli ostaggi. Il leader del Likud ha confermato che nei prossimi giorni una delegazione israeliana guidata dal capo del Mossad, David Barnea, volerà a Roma per incontrare il direttore della CIA e i funzionari di Qatar ed Egitto. Eppure, le posizione di Netanyahu sembrano essersi indurite. Un passo che potrebbe ostacolare, nuovamente, una svolta nei negoziati.