"Per favore, resti a casa". L'invito fatto dalla premier britannica, Liz Truss, al nuovo re, Carlo III, è senza precedenti e ha conquistato le prime pagine dei giornali britannici. Secondo quanto rivelato dal Times in un loro incontro a Buckingham Palace con il paese, oltre che il sovrano ancora in lutto per la morte della Regina Elisabetta II, il nuovo capo del governo avrebbe chiesto al re, particolarmente sensibile alle tematiche ambientali, di non partecipare a COP27, la conferenza mondiale sul clima, prevista a novembre in Egitto. Esattamente come un anno fa a Glasgow, Carlo su esplicito invito avrebbe dovuto parlare anche a Sharm el Sheikh ma ha rinunciato. Il motivo è presto spiegato, al contrario del suo predecessore, Boris Johnson, Truss non solo non appare particolarmente attenta all'ambiente ma la sua agenda economica, che ha già provocato un terremoto finanziario all'interno del paese, va in direzione diametralmente opposta a quella di raggiungere la neutralità carbonica, il cosiddetto Net Zero entro il 2050, sia al fracking maggiori investimenti per idrocarburi. Prova neanche che a COP27, momento di incontro tra leader mondiali reso sempre più urgente e importante dalla crisi climatica già in corso, la nuova leader britannica non intende neanche andare. Lo scorso anno l'intera famiglia reale si era spesa moltissimo, compresa la regina, per veicolare i messaggi di COP26. Johnson aveva ritenuto i Windsor il soft power più potente a disposizione del Regno Unito per far comprendere tematiche complesse alla più ampia platea possibile. Quello del clima rischia di non essere il solo te ma che allontanerà esecutivo e corona, quello dell'immigrazione potrebbe essere il prossimo. E se il buongiorno si vede dal mattino...























