Trentamila morti nel mondo, il bilancio della pandemia non accenna ad attenuarsi. L'Europa è il continente più duramente colpito mentre c'è un'inversione di tendenza in Cina, la nazione da cui è partita la pandemia e che ora sembra avere la situazione sotto controllo. I nuovi contagiati sono 45, tutti, tranne uno, importati dall'estero. Il premier britannico Boris Johnson ha scritto una lettera a 30 milioni di famiglie del Regno Unito nella quale si prefigurano ulteriori restrizioni ai movimenti e regole di distanziamento sociale. "Sappiamo", scrive Johnson "che le cose peggioreranno prima di migliorare, ma ci stiamo preparando nel modo giusto e più seguiremo tutte le regole meno vite andranno perdute". In Venezuela Guaidò chiede un Governo di emergenza contro il Covid-19, il leader dell'opposizione venezuelana ha proposto alle forze politiche e militari del Paese di voltare le spalle al Presidente Maduro e aiutarlo a formare un Governo di emergenza nazionale che possa accedere a finanziamenti internazionali al fine di evitare migliaia di morti. La Corea del Sud ha registrato 105 nuovi casi di contagio da coronavirus di cui la metà importati. Seul ha rafforzato i controlli sugli arrivi nel Paese contro il contagio di ritorno. Almeno 15000 persone sono state messe in quarantena nell'India settentrionale, perché potenzialmente contagiate da una sola persona, un guru sikh è morto di Covid-19. Sempre in India i senzatetto vanno in auto isolamento sugli alberi. Anche l'Australia e la Nuova Zelanda annunciano casi in crescita e misure di isolamento. La nuova Zelanda registra il primo decesso per Covid-19. In Somalia c'è paura in un campo profughi per la possibile diffusione del virus, mentre in Malesia la più grande fabbrica di guanti del mondo non riesce a soddisfare la richiesta aumentata esponenzialmente negli ultimi giorni. Entra in vigore lo stato d'emergenza in Thailandia che durerà fino al 30 aprile, fino ad allora ci sarà il divieto di ingresso nel paese a tutti i visitatori stranieri.