I numeri sono tutt'altro che rassicuranti. Il contagio corre veloce negli Stati Uniti con più di 120000 positivi da Covid-19. I morti sono raddoppiati in 48 ore, superando quota 2000. Dati che hanno indotto Donald Trump ad immaginare la quarantena per i tre stati più colpiti: New York, New Jersey, Connecticut. Alla fine ha dovuto mettere da parte l'idea a causa delle forti perplessità manifestate dal governatore di New York Andrew Cuomo, che ha parlato di una dichiarazione di guerra e gravi danni ai mercati finanziari. Il Governo americano si è limitato a sconsigliare gli spostamenti, invitando i cittadini dei tre stati ad evitare tutti i viaggi non essenziali per i prossimi 14 giorni senza però chiudere i confini. Si tratta di fatto, di limitazioni con le quali il Presidente americano punta a contenere la diffusione del contagio. Il primato più triste spetta alla città di New York, dove si registra il maggior numero di contagiati: muore una persona ogni 9,5 minuti per coronavirus. La più giovane vittima al mondo si registra nello stato dell'Illinois, si tratta di un bimbo di appena un anno. Sul decesso le autorità hanno avviato un'indagine. Annullata l'esposizione internazionale dell'auto di Detroit, lo spazio serve per un ospedale di emergenza. Alla General Motors Trump ha imposto con urgenza di produrre 100000 respiratori. Da uno stato all'altro dell'America, rimbalzano le richieste dei medici: servono posti letto, dispositivi di sicurezza. Il personale sanitario è costretto ad utilizzare le mascherine monouso. Mancano farmaci e ossigeno. L'emergenza sanitaria viaggia di pari passo a quella economica: Trump ha firmato un provvedimento da 2000 miliardi di dollari.