Cyber attacco di grandi dimensioni. Il Governo ucraino conferma: colpiti i siti web di diverse Agenzie dello Stato tra cui il Ministero degli Esteri e dell'Istruzione. Un messaggio preoccupante è apparso sulle homepage di questi siti: "Tutti i tuoi dati personali sono stati cancellati e sono impossibili da ripristinare. Tutte le informazioni su di te sono diventate pubbliche. Abbiate paura e aspettatevi il peggio". "Nessun dato è stato modificato o rubato", invece annuncia con sicurezza Kiev che accusa: "L'operazione ha avuto origine in Russia" secondo il Ministero della Cultura e delle Politiche dell'Informazione. A condannare l'attacco la NATO che annuncia: "Nei prossimi giorni NATO e Ucraina firmeranno un accordo su una maggior cooperazione informatica. Il forte sostegno politico e pratico della NATO continuerà" sostiene il Segretario Generale. Appoggio pieno all'Ucraina anche dall'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per la Politica Estera che dichiara: "Non possiamo puntare il dito contro qualcuno visto che non abbiamo le prove ma possiamo immaginare". Certo l'attacco è stato senza precedenti in un momento a dir poco delicato, mentre aumentano le tensioni tra Russia e Occidente. L'Occidente ha accusato la Russia di dispiegare carri armati e artiglieria e circa 100 mila soldati sul confine orientale ucraino, in quelli che, secondo la NATO, sono "preparativi per un'invasione". Mosca respinge le accuse. La Russia, invece, attende una risposta scritta di Stati Uniti e NATO alla proposta di accordo sulle garanzie di sicurezza formulata da Mosca e "l'attesa non sarà infinita" ha avvertito il Ministro degli Esteri russo Lavrov. "Se la Russia userà di nuovo la forza contro l'Ucraina sarà un errore strategico" sostiene la NATO "e avrà gravi conseguenze in termini di sanzioni politiche, economiche e finanziarie ma non si scenderà in guerra". È la speranza di tutti.