Proteggere, testare e isolare, promette il premier francese Édouard Philippe, illustrando all'Assemblea nazionale, il piano per la fase 2 nel Paese. Fase che scatterà dall'11 maggio, ma solo se la tendenza dei contagi si confermerà al ribasso, con provvedimenti diversi da territorio a territorio e con i dipartimenti divisi in rossi e verdi, a seconda della situazione sanitaria. Grande cautela, insomma, dopo settimane di polemiche per i pochi tamponi e le mascherine introvabili. Dall'11 maggio ce ne saranno a sufficienza, promette il Premier, annunciando anche 700 mila test a settimana. Serve, però, senso civico, dice Philippe chiedendo agli over 65 di limitare i contatti e di adottare tutte le precauzioni, anche durante le visite private. Se i negozi potranno in generale, riaprire, compresi bar e ristoranti, rispettando il distanziamento sociale sulle scuole, invece, si frena. Asili ed elementari potranno riaprire dall'11, ma su base facoltativa, le medie una settimana dopo e, solo nelle aree più sicure, per i licei si valuterà invece a fine maggio. Sempre dall'11, via libera agli spostamenti, limiti e autocertificazioni rimarranno solo oltre i 100 chilometri da casa. Divieto di assembramenti oltre le 10 persone, mentre i luoghi di culto potranno riaprire, ma niente funzioni, almeno fino al 2 giugno. Fino a settembre saranno poi proibiti tutti gli eventi con oltre 5 mila persone, mentre il campionato di calcio, per questa stagione, non riprenderà.