Ex funzionari della sicurezza israeliana gli chiedono di intervenire per porre fine alla guerra. La maggior parte degli alleati internazionali lo spinge nella stessa direzione, all'interno della destra conservatrice americana spuntano voci critiche nei confronti del governo Netanyahu. Eppure Trump non sembra intenzionato a mollare Bibi. Già nei giorni scorsi, dopo alcune parole critiche nei confronti di Israele pronunciate in Scozia, il presidente era tornato sui suoi passi. La crisi umanitaria a Gaza finirà se Hamas si arrende, sostenendo inoltre che l'organizzazione palestinese non avrebbe mai rilasciato volontariamente gli ostaggi, unica carta negoziale in suo possesso. Trump e Netanyahu potrebbero essersi convinti che l'azione militare sia l'unica opzione rimasta, o magari vogliono convincere la controparte di esserne convinti per metterla con le spalle al muro. In queste ore concitate tornano in mente le parole attribuite dalla stampa israeliana a un alto funzionario politico del paese. Era il giorno dell'incontro tra l'inviato della che si debba passare da un piano per il rilascio parziale degli ostaggi, a un altro per la liberazione di tutti i rapiti, il disarmo di Hamas e la smilitarizzazione della striscia. Certo in pubblico l'inviato di Trump Witcoff diceva altro, apro le virgolette, il nostro obiettivo è mettere fine al conflitto, non espanderlo. L'importante è far arrivare gli aiuti nella striscia ribadisce il Presidente, ma non vuole sentire parlare di genocidio. Secondo Reuters, la Casa Bianca negherà i fondi contro le catastrofi naturali agli Stati e alle città americane che boicottano le aziende israeliane. La posizione filo-israeliana di Washington è senza se e senza ma. Eppure con la guerra di Biden in Ucraina, come la chiama il Presidente, che rischia di diventare la guerra di Trump, farsi coinvolgere anche in Medio Oriente potrebbe essere un grosso azzardo, per un leader che ha promesso di allontanare il paese dalle guerre altrui. per un leader che ha promesso di allontanare il paese dalle guerre altrui. .























