“Non eravamo preparati per rispondere al Coronavirus” così ammette il Presidente Macron davanti ai francesi, “Non è facile dirlo, ma è così”. “Ci sono state delle falle nel sistema. Non abbiamo avuto abbastanza camici, guanti, gel, una abbiamo potuto distribuire quante maschere avremmo voluto”. Riguardo alle misure di contenimento, sebbene l’epidemia rallenti, non arretra. Quindi bisogna aspettare. Il lock down durerà fino all'11 maggio, quando però riapriranno le scuole dell'infanzia e le scuole primarie. Troppi bambini, in particolare nei quartieri popolari, nelle nostre campagne sono privati della scuola, senza avere accesso al digitale, e non possono essere aiutati nello stesso modo dai genitori. In questo periodo, le disuguaglianze di alloggi tra famiglie, sono ancora più forti. Ecco perché i nostri ragazzi devono poter ritrovare la strada della scuola. Entro mercoledì, inoltre, il Governo varerà misure di sostegno economico per famiglie in difficoltà e per settori economici più colpiti. Anche la Spagna, dove diminuiscono i decessi, decide di allentare la stretta. Riaprono le fabbriche del settore edile e manifatturiero. Restano chiusi i negozi, bar e altri spazi pubblici, almeno fino al 26 aprile. L'Austria è tra i primi ora a ripartire, poiché la curva dei contagi si appiattisce. Mascherina obbligatoria per clienti e lavoratori dei piccoli negozi e delle aziende artigiane che ripartono martedì a un mese dal lock down. Riaprono anche giardini e parchi. Sui mezzi pubblici scatta l'obbligo di coprire naso e bocca. In seguito toccherà a negozi, parrucchieri, bar, ristoranti, alberghi. In Danimarca, da mercoledì, inizieranno a tornare a scuola i bambini, a scaglioni. Anche la Germania prevede un allentamento delle restrizioni. La decisione sarà presa mercoledì dalla cancelliera Merkel e dai Presidenti dei 16 Land. Si valuta la riapertura delle scuole, tra qualche settimana, cominciando dagli studenti più grandi.