"Il Ministro del Gabinetto di Guerra israeliano Benny Gantz minaccia di lasciare il Governo se entro l'8 giugno l'Esecutivo non avrà predisposto un piano per il futuro assetto politico di Gaza, guardando ad una direzione USA-UE-araba palestinese che possa gettare le basi per un'alternativa ad Hamas, ma anche all'Autorità Nazionale Palestinese. L'ultimatum di Gantz rivolto al Primo Ministro Benjamin Netanyahu che risponde al leader centrista dicendo che la sua richiesta è un eufemismo, mostra ancora una volta la crescente divisione politica all'interno dello Stato Ebraico. Mentre a Tel Aviv centinaia di persone manifestano per chiedere la caduta del Governo, anche il leader dell'opposizione Yair Lapid dalla piazza esorta Gantz a dimettersi per chiedere elezioni anticipate. Intanto l'Esercito con la stella di David ha ritrovato il corpo senza vita di un altro ostaggio all'interno della Striscia di Gaza dove l'AIDF continua a spingere nella parte orientale di Rafah, nonostante le pressioni della comunità internazionale l'offensiva nella parte più a Sud dell' enclave palestinese dove dal 6 maggio, secondo l'Agenzia dell'ONU per i rifugiati sono già stati costretti a fuggire 800.000 palestinesi potrebbe intensificarsi già nei prossimi giorni. Ma i raid della AIDF colpiscono anche il Nord, nel mirino di Zahal l'esercito israeliano e il campo profughi di Jabalia, almeno 15 i morti, decine i feriti. Nonostante gli sforzi della diplomazia internazionale i negoziati tra Israele e Hamas per raggiungere un cessate il fuoco all'interno della Striscia di Gaza come riferisce una fonte straniera al quotidiano israeliano Ares sono attualmente in un vicolo cieco, insomma il margine di manovra è ridotto a zero.























