La diplomazia ribatte, gli eserciti combattono e a Gaza chi non muore. Più di 25 mila le vittime dal 7 ottobre ad oggi secondo gli ultimi dati forniti da Hamas, cerca di sopravvivere in condizioni sempre più proibitive. Manca tutto, dall'acqua alle medicine. I bambini dicono dall'ospedale europeo di Khan Yunis, muoiono lentamente. Se le Nazioni Unite parlano di una popolazione stremata affamata e senza alcuna prospettiva di futuro, Medici Senza Frontiere sottolinea l'impotenza degli aiuti. Poi c'è la semplice quotidianità. I servizi di base non esistono più, comunicare è quasi impossibile, le condizioni di vita sono drammatiche.