Cosa si fa in Giappone a Natale? Normalmente si va al lavoro, in fabbrica, in ufficio perché è un giorno come tutti gli altri, quest'anno cade di domenica e quindi per una volta anche i giapponesi lo celebreranno in casa. Ovviamente non è una festa religiosa, pensate In Giappone ci sono 16 giorni festivi ogni anno, cinque in più che in Italia, però il Natale non è uno di questi ciò non toglie che non sia diventata una grande occasione commerciale ma la particolarità più importante più interessante è che è diventato una sorta di grande San Valentino, sì perché le giovani coppie approfittano del weekend di Natale per andare a fare una fuga d'amore, una festa degli innamorati molto più popolare, molto più intensa di quella di San Valentino, tant'è che per esempio Disneyland è strapieno, non si trova una stanza libera. Non essendo una festa tradizionale, in Giappone non c'è un vero e proprio menù di Natale, ciò non ha impedito una cinquantina di anni fa al geniale Colonnello Sanders, fondatore della catena Kentucky Fried Chicken, quella che ha invaso il mondo con il suo pollo fritto, di conquistare il Giappone con la sua offerta speciale: pollo fritto e una fetta di torta, fragole e panna, un'usanza tanto bizzarra quanto efficace, pensate che ancora oggi metà del fatturato annuale di questa catena dipende dai tre giorni di Natale. Ma negli ultimi anni anche la tradizione italiana ha fatto capolino, quest'anno è letteralmente esplosa sia pure a prezzi esorbitanti, a volte anche oltre 50 euro è apparso il panettone non solo di importazione, c'è anche chi lo fa qui a Tokyo, questo ad esempio è prodotto e offerto ai suoi clienti in questi giorni da Elio, uno dei più vecchi e apprezzati ristoranti italiani di Tokyo, ma attenzione i giapponesi stanno già adattandolo al loro palato eccolo in versione bento, avvolto in una frittatina, ottimo dobbiamo ammettere. "Buon Natale, buon Natale".























