La guerra in Medio Oriente entra in una nuova fase. Per la prima volta l'Iran attacca direttamente Israele. Allora, andiamo a vedere nelle nostre mappe quello che è successo e quello che potrebbe accadere. E' stato un attacco dimostrativo? Di certo non possiamo dire così visto che sono stati usati 170 droni, 150 missili tra missili balistici e missili Cruise. Ma andiamo a vedere che cosa accade, partendo da che cosa, dalla traiettoria che dall'Iran raggiunge Israele. Allora, intanto possiamo dire che questa traiettoria potrebbe essere, diciamo, colmata in soli 10 minuti, tramite i missili ipersonici che non sono stati utilizzati in questo attacco. Dunque è un attacco dimostrativo certamente in cui sono stati usati droni, che utilizzano circa 9 ore per arrivare dal territorio iraniano al territorio israeliano e per questo sono stati quasi tutti intercettati. L'idea strategica era quella di utilizzare questo sciame di droni per saturare la capacità difensiva di Israele e poi tramite i missili Cruise colpire il territorio israeliano, in particolare le basi aeree di Israele. Quale è stato l'unico obiettivo leggermente centrato? L'unico obiettivo è stata la base di Nevatim nel deserto del Negev nel sud di Israele. Perché questa base è importante? E' importante per tre le ragioni, perché è la principale base militare aerea israeliana, perché è da qui che sono partiti gli F35 israeliani per colpire il consolato iraniano di Damasco e perché intorno a questa base non ci sono altre strutture civili. E' importante sottolinearlo perché è stato un modo per l'Iran anche di evitare eventuali danni collaterali. In che modo Israele ha di fatto difeso il suo territorio? Con la propria difesa aerea ancora prima della Iron Dome, che si è mossa tramite gli alleati giordani, americani e inglesi, sia sopra il territorio iracheno, sia sopra Giordania e Siria, sia in chiaramente territorio israeliano. Una difesa che è riuscita perché gli aerei israeliani, inglesi, francesi e americani sono rimasti tanto in volo grazie all'aiuto degli aerei cisterna che erano stati inviati dalla base, dalla portaerei Eisenhower che è d'istanza nel Mar Rosso. In questo modo la difesa israeliana è riuscita a mitigare i danni.