Nulla sembra fermare Israele che si prepara a combattere all'interno della Striscia di Gaza per almeno altri sette mesi, questa la previsione di Tzachi Hanegbi Consigliere per la Sicurezza Nazionale dello Stato Ebraico. Nonostante le pressioni della comunità internazionale e l'esortazione del Segretario di Stato americano Antony Blinken di preparare un piano per il day after, il Governo di Benjamin Netanyahu non retrocede neanche di un passo e ordina alle forze di difesa israeliane di continuare ad avanzare nella città di Rafah perché lì in poco più di 60 chilometri quadrati si nascondono gli ultimi quattro battaglioni di Hamas da sradicare, in modo da raggiungere agli occhi del leader del Likud la cosiddetta Vittoria Totale. Intanto l'AIDF ha preso il pieno controllo del corridoio Philadelphia una striscia di terra lunga 14 km che separa il Sud di Gaza dall'Egitto, dove l'esercito con la stella di David dichiara di aver trovato una ventina di tunnel utilizzati dai miliziani del Movimento Islamista Palestinese per contrabbandare armi dal Sinai. Semplici illazioni per il Cairo che ha ribadito più volte di aver distrutto tutti i passaggi sotterranei tra la Striscia e l'Egitto dopo il rovesciamento del regime della Fratellanza Musulmana nel giugno 2013 e fino al 2020. Per i funzionari egiziani prolungare la guerra è un obiettivo israeliano per eludere le sue crisi interne. Le spaccature politiche all'interno dello Stato Ebraico d'altronde diventano sempre più forti con il partito di Benny Gantz, Ministro del Gabinetto di Guerra che chiede elezioni anticipate perché il Governo ad oggi ha fallito gli obiettivi in primis quello di riportare a casa gli ostaggi israeliani che ancora si trovano nelle mani di Hamas e di altre fazioni palestinesi all'interno della Striscia di Gaza.























