Una forte esplosione. Se un missile, o un ordigno a bordo, è ancora difficile da stabilire, anche perché a Brovary c’era una fitta nebbia, e vento forte. Quindi non si può escludere ancora nessuna pista sull’incidente in cui è morto il Ministro dell'Interno Denys Monastyrsky, ma le diverse testimonianze che descrivono in modo univoco questo fatto fanno propendere gli investigatori ucraini verso l'esclusione dell'errore umano o dell'incidente. Il fatto, avvenuto alle prime ore del mattino, è stato un duro colpo per Kiev. Inviato a controllare una zona calda, Monastyrsky volava a bassa quota a bordo di un elicottero per evitare di essere colpito dai russi, ma poi il suo velivolo si è improvvisamente avvitato e ha colpito prima un condominio, poi un asilo. L'incidente ha decapitato il vertice della sicurezza interna ucraina, oltre a Monastyrsky, infatti, a bordo c'era il suo vice, Yevhen Yenin, il Segreto di Stato del Ministero degli Affari Interni Yuri Lubkovych, i loro assistenti oltre l'equipaggio. È una terribile tragedia, il commento del Presidente Zelensky, che aveva in Monastyrsky un uomo di fiducia in uno dei ministeri chiave dell'Ucraina. Avvocato, 42 anni, ex addetto all’ambasciata ucraina in Italia durante la rivolta di piazza Maidan, militava nel partito del presidente fin dalla sua nascita. Un uomo importante anche per le operazioni speciali, cioè blitz dei servizi segreti soprattutto in Donbass, era stato un agente operativo fin dall'inizio 2000. Al suo posto va Ihor Klymenko, attuale capo della polizia. Il Presidente Zelensky intervenendo a Davos, non ha però dubbi sull'incidente, è stata la guerra, ha detto.